giodip89 |
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| Le complicanze precoci comprendono:
il rigetto delle cellule trapiantate da parte dell'ospite la malattia del trapianto contro l'ospite (o reazione del trapianto verso l’ospite, GVHD - Graft versus Host Disease) acuta le infezioni.
Le complicanze tardive comprendono:
la GVHD cronica l'immunodeficienza prolungata le recidive della malattia di base.
Malattia del trapianto contro l'ospite: la GVHD è una patologia nella quale le cellule T immunologicamente competenti del donatore reagiscono contro gli antigeni di un ricevente immunologicamente depresso. Un problema fondamentale nei trapianti allogenici è costituito proprio dalla prevenzione e dal controllo della GVHD. Nonostante l'introduzione della ciclosporina nei primi anni '80 abbia enormemente ridotto sia l'incidenza sia la gravità della GVHD, essa continua a essere una delle principali cause di mortalità e di morbilità grave dopo trapianto; in alcuni casi la GVHD può insorgere più tardivamente con un decorso cronico.
Infezione: dopo la somministrazione del regime di condizionamento, la conta dei globuli bianchi può impiegare da 2 a 3 settimane per tornare ai valori normali. Durante questo periodo, i pazienti sono molto suscettibili alle infezioni batteriche, fungine e virali. Anche dopo l'attecchimento del trapianto e quindi con globuli bianchi normali, i pazienti continuano a essere immunocompromessi con un rischio infettivo elevato a causa dei farmaci impiegati per trattare la GVHD. Tale rischio è maggiore per i pazienti che effettuano un trapianto da donatore non consanguineo.
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